Titolo dell’opera: Napoli Milionaria!
Autore: Eduardo De Filippo.
Genere: brillante, in dialetto napoletano.
Durata: 150 minuti.
Note di regia e breve delineazione della trama:
Entrare in teatro significa per me, trasferire adeguate emozioni, sensibilizzare chi ci viene a vedere verso le tematiche rappresentate. Non per lasciarle nel limite del palcoscenico, ma per farle custodire nei cuori degli spettatori. Sempre, nella loro quotidianità.
E’ proprio con questo spirito che ho deciso di portare in scena “Napoli milionaria!” Quale rappresentazione migliore dunque, per far riflettere il pubblico sulla guerra?
Gennaro Jovine, povero abitante di un “basso” napoletano, durante la guerra, assiste impotente alla borsa nera praticata dalla moglie Amalia e i figli per sopravvivere. Durante un sopralluogo della polizia, è costretto a fingersi morto per non far scoprire la merce. Gennaro viene fatto prigioniero dai tedeschi e Amalia intrattiene un’amicizia, non solo d’affari, con il giovane Errico Settebellizze; la figlia Maria Rosaria rimane incinta di un soldato americano e il figlio Amedeo diventa ladro d’auto. Gennaro ritorna senza preavviso dalla prigionia mentre tutto il vicolo festeggia proprio a casa sua il compleanno di Errico. Nell’euforia generale nessuno vuole ascoltare le sue vicende. Gennaro abbandona il pranzo e va a vegliare Rituccia, la figlia più piccola, gravemente ammalata. A fornire la medicina giusta per la guarigione sarà il ragioniere Spasiano, a cui Amalia, con la borsa nera, ha tolto ogni bene: “ha da passà ‘a nuttata” (deve passare la nottata) per superare la crisi di Rituccia, della famiglia e di Napoli.…. Allora, quando la scrissi, “Napoli milionaria!” rispecchiava un sentimento che io avvertivo profondamente, e che volevo comunicare. Gli orrori della guerra non dovevano essere dimenticati: era il momento di iniziare la ricostruzione, non soltanto del paese distrutto dai bombardamenti, ma soprattutto degli uomini, della loro coscienza. … |